martedì 6 gennaio 2009

Botox e psoriasi inversa

Uno studio italiano del gruppo di Venezia (che da tempo utilizza la tossina per l'iperidrosi ascellare) ha dimostrato che su 13 di 15 pazienti affetti da psoriasi inversa, la terapia con tossina botulinica ha portato ad un miglioramento della sintomatologia soggettiva ed una riduzione oggettiva dell'eritema e della macerazione nelle aree trattate.

E' la prima dimostrazione di questo effetto.

Aggiornamento: gennaio 2009
Parte un trial clinico per valutare l'utilizzo della tossina botulinica nella psoriasi volgare.

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La psoriasi è una malattia cronica, infiammatoria e iperproliferativa della cute che interessa circa il 2% della popolazione generale dei paesi occidentali.
La psoriasi è un disordine multigenico (cioè ci sono diversi geni coinvolti) scatenato da fattori ambientali.
La ricerca scientifica "ufficiale" negli ultimi anni sperimenta soprattutto terapie ad alto costo e con un ottica settoriale (solo dermatologica o solo reumatologica, solo biomolecolare, solo biotecnologica).
Sono invece tantissime le "strade" di ricerca sia delle cause che dei trattamenti che vengono trascurate.
Questo NON è nell'interesse dei pazienti!

In un saggio del 2007 dal titolo "La saggezza della folla", James Surowieki sostiene la tesi che i gruppi, anche se non competenti, ottengono risultati migliori dei singoli esperti per quanto riguarda valutazioni e previsioni.
In campo aziendale lo chiamano "crowdsourcing" e si sta diffondendo sempre più.
Questo è l'obiettivo di questa ricerca indipendente!

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